26 maggio 2009

Niente di vero tranne gli occhi


Ho terminato la lettura di questo secondo lavoro di Giorgio Faletti. Un confronto rispetto al primo è inevitabile soprattutto quando le prime opere permettono allo scrittore di salire alla ribalta delle cronache come è avvenuto per l'ex-comico (ex non proprio, visto che alla presentazione della Fiera del libro di Torino si è divertito in sala in occasione della presentazione del suo ultimo lavoro, Io sono Dio).
Meno scenografico, e con un prologo che dura quasi una metà del libro, tarda ad ingranare vuoi per la lunga introduzione, come già detto, vuoi per la doppia storia che con il trascorrere della lettura tendono a congiungersi, non come i binari di una ferrovia. Anche in questo romanzo ho notato una certa descrizione di luoghi e personaggi legati a soldi, bellezza, potere; chissà forse una propensione, spero non adulazione, dell'autore verso questi aspetti apparentemente così importanti oggi. Storia bella, incredibile per certi versi, surreale e con gli immancabili colpi di scena finali.

Voto: 7

Prossimo libro: Hannibal Lecter Le origini del male

1 commento:

  1. Una piccola nota, mai visto un libro stampato così male, con parole troncate quando c'era bisogno di andare a capo o pagine sbiadite...

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