20 gennaio 2009

1 anno

E' trascorso un anno da quando mi sono scavato questa bella fossa... il tempo trascorre inesorabile, o come ripeto sempre, anche se non sono molto d'accordo ma la cito sempre perché stuzzico sempre l'opinione di qualcuno, Life is... a long silent river, bel pezzo dei Dismember!

Se lo vogliamo, aggiungo io.

Si perché così come a volte la vita può rendere silenziosi molte volte, anzi spesso, per quello che ho potuto vedere fin qui, siamo noi a renderla tale.

Un non morto.

2 commenti:

  1. "Un non morto" che si scava la fossa è effettivamente il succo del web, del fenomeno blog e delle community in generale, tutti alla ricerca quasi spasmodica del contatto, dell'amico perso e ritrovato grazie al web, ma se era perso che amico era, forse un significato ce l'ha, ma in fondo cosa conta, siamo tutti qui ognuno nella propria fossa ad osservare gli altri che passano, a farci notare, a voler comunicare che sebbene sotterrati non siamo morti, questa forma indotta dal web di repressione dell'istinto naturale alla comunicazione, fa sì che accentui il desiderio di esserci in un urlo virtuale che emerge sempre piu copioso, e allora ben vengano nuovi contatti, nuove richieste di amicizia, perché il potere, come afferma qualcuno, è anche questo.

    RispondiElimina
  2. Il non-morto come come contrapposizione al vivo porta al fatto che con questo spazio è il non-morto che va incontro ai vivi e non viceversa come avviene nella realtà, e lo scopo della fossa non è tanto trovare i vecchi non-morti bensì trovarne di nuovi, un po' come avviene sempre, o quasi, quando si bazzica nello spazio delle fosse.

    RispondiElimina

Non piangere per me: