24 febbraio 2012

Where Work Goes to Die

Segnalo questo interessante articolo sull'uso smisurato che se ne fa nelle aziende per quanto riguarda le riunioni. Visto che tra poco le cosidette balls si riempiranno auguro buona rottura di scatole a tutti coloro che si apprestano come me ad un'ora (se va bene) sprecata di lavoro.

Ah, nell'attesa ne ho approfittato per svuotare qualcos'altro, giusto per equipollare il tutto, non solo fisiologicamente.

20 febbraio 2012

07 febbraio 2012

Entombed + Buffalo Grillz + Midian + Vinterblot Live

Domenica scorsa, 5 Febbraio, sono tornato, dopo diversi mesi di assenza, on the road per onorare gli Entombed, Buffalo Grillz, Midian and Vinterblot. Ammetto che la mia presenza è dovuta principalmente per le due band di spicco, cioè per la anziana e storica band svedese Entombed da cui il nome di questo blog deriva e per i grinders del caro amico Enrico, forse la band grind più interessante del momento. Partiamo dall'inizio, salgono sul palco i concittadini (!?!) Vinterblot, che si autodefiniscono pagan death metal. Piccola nota a margine, la vecchiaia e lo stare fuori dal giro lo si denota dal fatto che non sapevo che una band della mia città suonasse quella sera. Il genere non è dei miei preferiti, come ben sapete, quindi scorrono via senza lasciare tracce; il sound per certi versi mi ricorda quello dei Molested, non certo come velocità, ma per quelo suono zanzaresco delle chitarre. L'esibizione tuttavia sembra mantenere le aspettative almeno a giudicare dai responsi a terra. Per la cronaca, hanno già un contratto in mano e in questi giorni è in uscita il loro primo album, per saperne di più Vinterblot Official page.
Dopo la consueta pausa birra si passa ai casertani Midian, che non conoscevo affatto ma questa non è una novità, vista la mia latitanza dagli scaffali. Scorgo da lontano una presenza femminile che sbraita, urla e si muove alla Steve Souza maniera. Il cantato mi sembra troppo monotono, come presenza va meglio, ma complice il sound, una sorta di power death, decido insieme al valoroso compagno di avventura (leech), di fare un giro nel parterre. Si torna in sala con i Buffalo Grillz, band capitana da Enrico Giannone (ex cantante degli Undertakers). Sano, puro grind con tritacarne annesso, questa band spacca in tutti i sensi, pezzi come Graind Raccordo Anulare, Grind Gala, Grind Canyon tratti dal primo album più alcuni pezzi del loro secondo lavoro in uscita tra qualche settimana, Manzo Criminale, sono veramente una bomba, dal batterista bionico che non perde un colpo per finire al pazzo scatenato Enrico che si lascia andare anche ad uno stage diving d'altri tempi. Dopo una interminabile intro ecco che gli svedesi Entombed si impossessano del palco, e via a ripetizione si parte con una serie di brani tratti dal loro album più importante, Clandestine. A trattenere il pubblico, non numerosissimo sinceramente, c'è il pazzo ubriacone del cantante che a mo' di continui e ripetuti segni indica che ha la pelle d'oca e che si scolerebbe bottiglie e bottiglie di birra orgoglioso della evidente trippa che mostra con piacere. Mi aspettavo un sound più caldo, che si avvicinasse a Clandestine ed invece forse a causa del volume troppo alto, esagerato a dire il vero, risulta essere un mix tra vecchio e nuovo. Finalmente dopo quasi un'ora ecco spuntare i miei pezzi preferiti, tratti dal primo mitico album per poi ritornare su quelli del secondo e via via sui più recenti. Ammetto che senza i pezzi tratti dai primi due album il concerto sarebbe stato sotto tono, è inutile dirlo, questo tipo di band vive di renditta grazie ai primi ed originali album. Mi piace tuttavia vedere lo spirito di queste band, che pur a costo di girare, suonare, si spaccano la schiena per quello che nasce in tutti noi come pura e semplice passione per la musica, e per questo, credo che gli Entombed meritino un 10. Ultima nopta interessante, gli Entombed a differenza di moltre altre band headliner, hanno suonato davvero tanto!!! Il concerto è iniziato alle 22 circa ed è terminao alle 2.