08 ottobre 2008

Come cambia la vita

Pubblico la lettera di un mio carissimo amico, che adesso vive a Londra, di (dis)avventure ai tempi della cara adolescenza... L'idea di pubblicarla mi è venuta rileggendola insieme ad un mio collega, che mi faceva notare come la vita, che credi di tenere in pugno ad una certa età, possa sfilarsi in un soffio...

Carissimi Tomb, S. e bambine, come va` noi benone, abbiamo lasciato Bologna lo scorso febbraio, siamo stati a Budapest un po` e lo scorso aprile siamo tornati qui` a Londra, cosa che forse immaginavate ma la realta` e` che abbiamo fallito e poi visto che mia moglie e` straniera e ha riscontrato molta discriminazione per il lavoro allora rimaneva la sua depressione, poi il mio incidente,investito dagli zingari con auto rubata e nessuna assicurazione, il mio lavoro a contratto con 750 euro al mese e pochi soldi quindi patatrac psicologico e finanziario, risultante con debiti in banca ancora da pagare e depressione.

Nonostante tutto io ho cercato lavoro altrove e viaggiato un po` il nord con la 127 ma niente di fatto, E. lascio` Bologna con i suoi genitori in macchina ed io rimasto solo vivendo un po` dappertutto incluso in macchina finii per vendere quello che potevo, tutto nuovo e andare da lei, insomma situazione da tragedia e depressione, adesso io sono fuori dalla mia mente, forse non mi riprendero` piu` e la nostra relazione sta scemando, se torno a B. mi faro` vivo per salutarvi altrimenti continuo a girovagare il mondo in cerca di un posto dove fare l` uovo da solo e che Dio me la mandi buona.
Bacioni alle bambine e un abbraccio a voi due , ciao.

P>S> sto gia cercando via etere un altro lavoro in Italia forse a B. ma e` certo che qui` non voglio morire e ho tanta voglia di viaggiare, stare da solo non piu` donne per un po` e soprattutto tornare alle mie radici, essere vicino ai miei e gli amici incluso voi, ebbene si, lungo la strada del mio cammino di vita mi sono perso e adesso devo trovare un altra fonte di luce.

La lettera l'ho lasciata intatta, con i propri errori, in cui emerge lo stato psicologico dello scrivente.

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